Vacanze spirituali con
Don Bosco Pralongo di Zoldo (BL) 2004
Anche quest'anno dal 3 al 10 luglio gli Ex-Allievi dell'Ispettoria ex
S.Marco, si sono ritrovati, guidati dal Delegato Ispettoriale don Alberto
Trevisan, a Pralongo di Zoldo per le "vacanze con don Bosco".
La settimana trascorsa è stata ricchissima di momenti di intensa
spiritualità, l'invito di don Alberto è stato quello di
vivere la settimana nella quiete e nella pace trovando i giusti momenti
di meditazione della Parola di DIO che ci sarebbe stata offerta dai diversi
relatori.
Il primo giorno, il 4 luglio, relatore l'ISPETTORE don Claudio Filippin,
partendo dalla secolarizzazione del mondo d'oggi, e citando il passo del
Vangelo di Luca cp 18,8 "ma il Figlio dell'Uomo quando verrà,
troverà fede sulla terra", ha messo in risalto il bisogno
del credente di fidarsi di DIO, richiamando l'attenzione a che tutti i
credenti si devono sentire impegnati a portare la BUONA NOVELLA agli altri,
così come recita il passo del Vangelo in cui GESU' manda i 72 apostoli
a due a due a predicare il Vangelo, evidenziando il significato ebraico
del n° 72 che voleva dire TUTTI.
Lunedì 5, il delegato, ha introdotto il tema della
santità. Tutti i cristiani sono chiamati alla santità. La
santità va costruita nel quotidiano, in casa, nei rapporti tra
persone cercando di fare comunione con chi avviciniamo, don Alberto sottolinea
un allarme che serpeggia nel cristiano d'oggi: l'indifferenza, la normalità,
l'essere tiepidi, apatici e qualche volta indisponenti.Bisogna ritrovare
le radici delle promesse battesimali contrapponendo una vita cristiana
vissuta con entusiasmo.
Martedì 6, è arrivato don Ilario Spera ex Delegato
Nazionale, che ci ha intrattenuto sulla necessità di mettere a
fuoco il nostro rapporto con GESU'. Ci ha ricordato, come le tensioni
all'interno della nostra società, portino sempre più l'uomo
ad aver paura del futuro. In una società in cui tutto è
roba da acquistare e consumare, dove sul gratuito prevale l'interesse
personale, in cui la ricerca del tutto e subito delle cose è una
costante sempre più diffusa, dimenticando che esiste un passato
ed un futuro, dove la trasgressione ( il senza limite ), offusca le coscienze;
I cristiani sono chiamati ad essere coerenti, richiama la figura di don
BOSCO che forte di una Fede solida, si è posto davanti alle contraddizione
del tempo. Mentre il Rettor Maggiore, ci richiama ad uscire dall'anonimato
del cristianesimo come assunto privato. Il cristiano deve mettere DIO
al proprio posto per uscire dall'anonimato. Per far questo, il cristiano
deve ripensare all'immagine che si è fatto di DIO: un DIO che è
GUIDA, un DIO che AMA, AMA per primo da sempre in tutti i momenti della
nostra vita, quindi un idea di DIO concreta. A questa idea dobbiamo dare
una risposta d'Amore aprendoci ai bisogni del prossimo.
Mercoledì 7, la giornata è stata dedicata al pellegrinaggio
mariano al santuario di Maria Immacolata al Nevegal. Don Alberto dopo
la S. Messa, ed il rosario, sul tema mariano, ha sottolineato come don
Bosco, avesse scelto Maria Ausiliatrice come aiuto dei cristiani, dicendo
che l'exallievo/a ha una Madre e Maestra che lo conosce e lo tiene per
mano: Maria Ausiliatrice. Al pomeriggio presso l'istituto salesiano Agosti
di belluno, incontro per il rito della riconciliazione sul tema "lasciamoci
amare da DIO": l'amore di DIO è Eterno, perchè ci ama
da sempre;Costante, senza interruzioni; Personale, ama ciascuno come se
fosse unico al mondo, Paterno, Materno e Nuziale, (Isaia 49,15) "Si
dimentica una madre del suo bambino….. Io invece non ti dimenticherò
mai"; (Osea II, 1-5) "Quando Istraele era giovinetto io l'ho
amato…." secondo il percorso indicato spontaneamente sorgeva
la domanda "Lasciamoci riconciliare da DIO con sincerità di
cuore".
Giovedì 8 don Ilario, insiste sul nostro rapporto con Gesù
nella società odierna, con i suoi idoli come il primato dell'economia,
il consumismo, l'arrivismo, le teorie moderne permissive, l'indifferenza.
Gesù è importante nella nostra vita, dobbiamo prendere come
insegnamento i suoi gesti di carità e di amore. Sentire la presenza
di Dio richiede una formazione permanente e non conosce età, ci
invita a fidarsi di Gesùe ricordando il passo del vangelo di Giovanni(cap.6)
in cui i discepoli trovandosi in barca impauriti per il mare in tempesta,
si rasserenano all'arrivo di Gesù, ci invita a fidarsi di Gesù.
In questo giorno abbiamo avuto la gioia della presenza del novello sacerdote
Andrea Destradi, figlio di un nostro Exallievo di Trieste che ci ha lasciato
un'impressione di vera spiritualità, consapevole del nuovo ministero
intrapreso.
Venerdì 9 con don Ilario, si è riflettuto Gesù
ed il Getsemani; l'agonia di Gesù è una speranza formidabile
per noi, Gesù ci sta a dire, IO sono passato per questa esperienza
e più di ogni altro ti capisco, capisco le tue difficoltà,
però sappi che io Ti sono vicino, accanto a sostenerti ricomponendo
nella nostra vita il Crocefisso.
Sabato 10 il mattino è stato dedicato allo scambio di impressioni
e di suggerimenti dei partecipanti per migliorare la prossima vacanza
che ci vedrà ancora assieme a Pralongo nella prima decade di luglio
del 2005, in quest'osasi di pace francescana.
Lino Penzo -Romano Scarpa
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